Dal 10 gennaio 2022 entreranno in vigore le nuove norme per i cookie cui i siti web dovranno adeguarsi.
Il Garante Privacy, infatti, con le nuove “Linee guida sui cookie ed altri strumenti del tracciamento”, ha specificato le corrette modalità per fornire la Cookie Policy.
L’obiettivo principale delle nuove linee guida sui cookie è aumentare il potere decisionale degli utenti riguardo l’uso dei loro dati personali quando navigano su internet.
Tipologie di cookie
A seconda della tipologia di cookie è possibile svolgere diverse funzioni, tra cui il monitoraggio di sessioni così come la memorizzazione di informazioni su specifiche configurazioni riguardanti gli utenti che accedono al server.
Per tale motivo possiamo suddividere i cookie in due macro-categorie:
- i cookie tecnici (non richiedono l’acquisizione del consenso ma vanno indicati nell’informativa)
- i cookie di profilazione (richiedono l’acquisizione del consenso da parte dell’utente)
Cosa cambia con le nuove Linee Guida?
La principale modifica rispetto alle precedenti Linee guida del Garante è il meccanismo di acquisizione del consenso online tramite banner.
Per consentire all’utente di decidere se accettare o meno l’installazione dei cookie, è necessario che il titolare del sito fornisca un’adeguata informativa che permetta all’interessato di scegliere in modo libero e consapevole se prestare o meno il proprio consenso.
Periodo di adeguamento alle nuove linee guida
Il periodo di adeguamento alle disposizioni delle nuove Linee guida del Garante per la protezione dei dati personali deve avvenire entro il 10 Gennaio 2022, ovvero decorsi i 6 mesi dalla data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale avvenuta il 10 Luglio 2021.
Sanzioni in caso di violazione del Regolamento
Il Garante può prescrivere misure correttive (v. artt. 58 e 83 del Regolamento UE 2016/679) nel caso sia rilevata una violazione delle disposizioni del Regolamento stesso, anche per quanto riguarda l’adeguatezza delle misure di sicurezza tecniche e organizzative applicate ai dati oggetto di violazione. Sono previste sanzioni pecuniarie che possono arrivare fino a 10 milioni di Euro o, nel caso di imprese, fino al 2% del fatturato totale annuo mondiale.